Dopo Soldi, Attilio Cusani dirige per Mahmood anche il video di Barrio, nuovo singolo dell’ultimo vincitore di Sanremo. Ambientata in Marocco, la clip si riallaccia ad uno dei discorsi più battuti degli ultimi anni, ovvero l’identità maschile mediterranea, possibilmente nordafricana (vedi i primi lavori dei Blaze, ma i lettori ricorderanno anche la versione napoletana dei video di Liberato) e la sua decostruzione.
Al centro della clip l’attrazione fra due ragazzi, che qui affiora abilmente in una manciata di campi e controcampi, che inframezzano un indefinito ritratto d’insieme che il regista ritaglia tra una scena e l’altra del playback. Nulla viene esplicitato, in un gioco di allusioni che vale per gli spettatori quanto per i personaggi: l’intesa fra i due protagonisti rimane celata al resto del gruppo, tenuto accuratamente all’oscuro di questo taboo infranto e consumata in un incontro notturno e clandestino.