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Secondo capitolo della collaborazione fra il duo Tomat Petrella e il regista torinese Gabriele Ottino, Wolf 1061 C prende il nome da uno degli esopianeti abitabili più vicini alla terra (si fa per dire: 13,8 anni luce di distanza). Si tratta di un pianeta che presenta una faccia sempre illuminata dal suo sole e una invece sempre all’oscuro.
Questa dualità sembra essere stata la principale ispirazione delle visual, che nella parte iniziale e in quella conlcusiva giocano appunto sul bianco e nero e il negativo, lasciando alla parte centrale, più movimentata, aperture e squarci di luce, como dei glitch analogici, improvvisi e astratti.
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