Una giornata di sole, due biciclette e due ragazzi che esplorano una cava di sabbia e la natura selvaggia circostante. Ben presto il ritratto en plain air dei due giovani si trasforma in un viaggio metaforico, segnato dall’incontro con una ragazza. Davanti a lei i due protagonisti reagiranno in modo contrapposto.
Harp è diretto dalla triestina Laura Samani (già in concorso a Cannes nella sezione dedicata ai cortometraggi) per i Pashmak. Colpisce la direzione degli attori, colti perfettamente nella loro progressiva esplorazione della natura, e dall’uso della macchina a mano, che convoglia la tensione crescente del racconto, anche quando in scena vanno momenti di idillio.
Un lavoro egregio: tutto ciò che il videoclip indipendente italiano potrebbe essere, ma che il più delle volte non è. Chapeau.