Il tema estivo di C. Tangana, Bien Duro, diventa un curatissimo cortometraggio diretto dal madrileno Rogelio (al secolo Roger Gonzalez). Brano e titolo si riferiscono soprattutto ai momenti di rottura temporanea di una relazione, momenti pessimi che però il trapper spagnolo afferma di passare «bien duro». Dopo un’inizio piuttosto stereotipato, la posa machista viene rigirata come una frittata. Al punto che il protagonista arriva a subire il contrappasso con una scena saffica girata in un club. Delude però il finale, conciliatorio e conformista.
In una nota ripresa da Popelera, il regista afferma di aver «curato ogni minimo dettaglio, cercando di convertire il video in un autentico cortometraggio. In primo luogo – prosegue Rogelio -, realizzando un brillante omaggio ai luoghi comuni della Spagna gitana e, in particoalre, all’incofondibile estetica del Bigas Luna degli anni Novanta, a partire da un film iconico come Prosciutto Prosciutto. Dopodiché scommettendo tutto sul formato tradizionale del 35mm, di qualità e impatto visivo di gran lunga superiore al digitale».