La talentuosa cantautrice (nonché attrice e figlia d’arte) franco-britannica, Charlotte Gainsbourg, ha da poco condiviso il video del brano Sylvia Says, tratto dalla sua ultima fatica discografica uscita verso la fine del 2017, Rest.
Nella surreale clip diretta da Nathalie Canguilhem, situazioni apparentemente normali, come una passeggiata per le strade di Lower Manhattan, un giro tra gli scaffali del supermercato o l’attesa del treno in metropolitana, si stravolgono all’improvviso in maniera quasi sovrannaturale: la cantante collassa e insieme a lei perdono i sensi anche gli altri passanti, solo che invece di cadere a terra finisce distesa sopra un letto di mirrorball sospese nell’aria, le stesse che rotolano nelle stazioni della metro, affollano una discarica o nascondono volti di sconosciuti nei flashback fumosi e traballanti.
Le scene al rallentatore e il montaggio veloce disorientano volutamente lo spettatore: cosa di ciò a cui assistiamo è reale e cosa non lo è? Svengono tutti quanti o a sentirsi male è solo la protagonista? Perché alcune persone compaiono più volte durante il video ma in diverse situazioni? Alla fine della visione, oltre al dubbio su quanto appena visto, rimangono impresse alcune scene notevoli, sopra tutte quella in cui Charlotte Gainsbourg svetta seduta in cima alla discarica, fra i rottami e le sfere stroboscopiche.