In una imprecisata periferia sudamericana, Dexter Navy e il suo DOP Corey C. Waters seguono con camera e gimbal un gruppo di ragazzetti senza fissa dimora. Cuanto, brano di A. Chal e A$AP Nast, comincia così, come fosse un po’ un documentario sul degrado, pornopovertà terzomondista.
E invece, piano piano, lentamente evolve – un’evoluzione che è il contrario del suo montaggio, rapidissimo e brusco – fino a degli squarci narrativi che fendono lo sguardo dello spettatore, disorientato a dovere dalle premesse iniziali.
Gli effetti speciali deformano i giovani protagonisti negli attimi più violenti e quando sniffano colla davanti a un falò, mentre il finale, dolcissimo e girato in mezzo alla natura – uno scenario quanto più lontano dalle favelas dei primi minuti -, fa da contrappunto ad una visione inquietante e di grande impatto.