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Un loop inquietante quello immaginato da Thomas Vernay per Ice Teens di Maud Geffray. In una strana accademia lesbomilitare, gruppi di sei ragazze si alternano per un misterioso addestramento. Arrivano e si allenano – corrono, fanno esercizio fisico, lotta, tiro col fucile ecc -, solo che il solito tran tran si conclude con la decorazione con una medaglia e una bella fucilazione. Logico, no? Ottima scelta il finale “leggermente” aperto, che lascia intendere l’amore come unico possibile granello di sabbia in un ingranaggio infernale.
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