Torna Andrea Laszlo De Simone con un altro video concettuale, questa volta esplicitamente politico. Al centro il potere pervasivo dei mezzi di comunicazione, più nello specifico della televisione, autentica protagonista del promo di Gli uomini hanno fame. Televisori come se piovessero: di diversi colori e dimensioni, ma tutti rigorosamente d’antan, con tubo catodico. Di conseguenza, c’è anche un secondo “protagonista”, ovvero il formato video, qui esposto in maniera esasperata, attraverso blow-up estremi che portano le immagini all’astrazione.
Il girato originale è minimo: si tratta di una manciata di ambienti, sui quali emerge uno studio nero dove un anziano è ipnotizzato davanti al televisore – qualcosa a metà tra il Paolo Villaggio di Fantozzi subisce ancora e il padre di Michele Apicella in Ecce Bombo -. Il vero fulcro è il montaggio del materiale d’archivio, sia nel pastiche sonoro su cui si concentra soprattutto la primissima parte, che il seguito. Dopo scene di folla ai discorsi di Hitler, Mussolini e del Papa, a farla da padrone è il filmato di Italia-Germania 4-3, el partido del siglo, editato dai registi (lo stesso cantautore e Sans, ovvero Gabriele Ottino e Paolo Bertino) facendo scomparire il pallone.