15. Hercules & Love Affair feat. Sharon Van Etten – Omnion (Crowns & Owls)
Dell’ascesi e/o della rinascita. Stupendo video diretto da Crowns&Owls per la collaborazione fra Hercules & Love Affair e la cantante Sharon Van Etten. Notevolissima anche la performance di Liz Ord, qui anche al playback, nei panni di un pellegrino sui generis. Omnion è un video estremamente affascinante: enigmatico quanto basta in alcuni passaggi, perfetto nei toni e con un finale all’altezza.
14. Lola Marsh – Wishing Girl (Gal Muggia)
Wishing Girl comincia come la parodia involontaria di un video di Pedro Martin Calero, ma poi prende vita – seguendo alla lettera la sua narrativa: con una fecondazione – con una piccola storia brillantemente condotta e alcuni momenti davvero ben costruiti per quanto riguarda il playback.
13. Fleet Foxes – Fool’s Errand (Sean Pecknold)
La natura, la donna, la metamorfosi. Un video tanto più potente quanto enigmatico. Una coreografia misteriosa ci passa davanti agli occhi, ha tutta l’aria di essere un qualche rito esoterico: ne siamo spettatori passivi o destinatari? Fool’s Errand esalta la forza espressiva di Jade-Lorna Sullivan, mentre il 35mm di Zia Mohajerjasbi è fra le cose più belle di questo 2017. Girato sulle coste della California, a Montaña de Oro – ma potrebbe essere l’isola di The Wicker Man -, è un rompicapo di cui non si viene a capo: lasciatevi ipnotizzare.
12. Travis Scott – Birds in the Trap (Fleur Fortune)
Quattordici intricatissimi minuti in cui Fleur Fortune da nuovamente prova del suo talento. Realtà virtuale, incidenti spettacolari, finte interviste televisive, esperienze extracorporali, sequenze surrealiste. Di tutto e di più, insomma. Il tocco di classe è poi il brano: giusto un minuto di musica, estratto da ends, titolo che in fondo racchiude le coordinate per comprendere il senso dell’operazione. Birds in the Trap è un vero e proprio piccolo film (“piccolo” tra virgolette: non è che sul grande schermo quest’anno si sia vista poi tanta roba più interessante) aperto ad una pluralità di letture e di significati, libero di girovagare tra realismo e momenti fantastici o surreali; tra passato, presente e futuro di una star musicale. «Past, present, and future in a nonending circle».
11. King Krule – Czech One (Frank Lebon)
Il jet-lag è il trip definitivo. Czech One è un viaggio mentale di andata e ritorno su un aereo di cartapesta. Lebon reinventa incessantemente lo spazio, come in un sogno (o come in un video di Gondry), mentre il tempo si accartoccia. Bon voyage!