I migliori video dell’anno secondo Zavvo Nicolosi
Zavvo Nicolosi è un regista siciliano e con la sua casa di produzione/gruppo di amici Ground’s Oranges ha all’attivo decine di ottimi video musicali. Quest’anno l’abbiamo intervistato in merito a Totale, girato per Colapesce. Link: website.
Non sono bravo a fare le classifiche. Ho un tipo di carattere troppo meticoloso e allo stesso tempo estremamente pigro. Stilare una semplice lista finirebbe per somigliare alla trama di π – Il teorema del delirio. Per cui per evitare di discendere lentamente nella follia preferisco elencare i miei video preferiti di quest’anno (o perlomeno quelli che ricordo) in maniera del tutto casuale, cioè a cazzo.
Markul feat. Oxxxymiron – Fata Morgana di Lado Kvataniya
Cielo di piombo, degrado post-sovietico, violento, cyberpunk, splatter. Movimenti di camera precisissimi. Più pesante di un arrangiamento di Toto Cutugno.
Sasha And The Bear – Captains Ship di Roy Raz
Eros e Thanatos di stampo occidentale si scontrano e mescolano con la magnifica ambientazione orientale. Droga, lavoro nero, la voce di Trump e un sacco di sesso. Eppure la scena più forte è affidata ad un uccellino in gabbia.
Kendrick Lamar – ELEMENT di Jonas Lindstroem & the little homies
Un gigantesco omaggio a Gordon Parks e al suo occhio critico sulla comunità afroamericana. Una maestosa fusione tra le tematiche ricorrenti all’interno della comunità di colore che vivono ai margini (scontri tra gang, polizia, preparazione alla violenza e alle armi fin da piccoli), riferimenti religiosi biblici e videoarte contemporanea.
Mashrou’ Leila – Roman di Jessy Moussallem
Il medio-oriente in tutta la sua bellezza. La perfetta fusione tra tradizione e innovazione presenti nel brano si riflette nel video che appare allo stesso tempo antico e moderno. Costumi, ambientazioni e coreografie di grande livello, ma il lavoro migliore è stata la scelta dei volti.
The Blaze – Territory di The Blaze
Probabilmente il video più copiato dell’anno. A sua volta figlio dell’estetica di Gavras, ne è degno successore e va ad inserirsi in quel percorso di sublimazione dell’immaginario malavitoso da periferia immensa, crudele e tamarra. Girato in Algeria ma quasi identico per usi e costumi alle regioni del sud Italia, dalla Campania alla Sicilia. Il protagonista appena uscito dal carcere che balla sui tetti della città a petto nudo e tuta acetata è una delle immagini più potenti di questo anno.
The Nihang Warriors of India di Erik Morales
Non si tratta di un videoclip ma di un breve documentario di 7 minuti dal grandissimo impatto visivo. Non c’è un singolo fotogramma fuori posto, sembra di avere davanti una sequenza di quadri perfettamente composti e dipinti in un luminoso e tagliente bianco e nero. La bellezza dei paesaggi e dei soggetti ritratti lo rende la cosa più bella che mi sia capitato di vedere in questo ambito in tutto il 2017.
Dan Auerbach – Waiting On A Song di Bryan Schlam
Siamo davanti al perfetto mix tra “Dazed and Confused” e “Everybody Wants Some”. Entrambi film di Richard Linklater, sono una fedele e allo stesso tempo sognante rivisitazione della vita da High-School/College nell’America degli anni 70. Birre in lattina, marijuana, giri in auto senza meta, festini e amori estivi. Io non ho mai vissuto né in America né negli anni 70 eppure ha fatto venire la nostalgia anche a me.
Wild Beasts – Alpha Female di Sasha Rainbow
Ambientazione esotica e donne dai vestiti tradizionali che girano in skate per le vie di chissà quale città dell’India attirando gli sguardi di tutti i passanti. Anche in questo caso il mix tra antico e moderno e il fascino intrinseco della location e del volto dei suoi abitanti riesce a fare la differenza.
The Weeknd – Secrets di Pedro Martin-Calero
Credo che Martin-Calero sia il migliore nel suo campo nello sfruttare a pieno le location. Ha un occhio quasi da architetto, riesce a giocare con lo spazio ed è un maestro nell’uso delle inquadrature geometriche. In questo caso la libreria comunale di Toronto diventa la cornice perfetta e perfino magica per quello che poteva essere un banale e classico video col playback (come se ne vedono tanti da noi purtroppo). Unica pecca la orribile e pacchiana croce digitale nel finale, ma probabilmente sarà stata un’imposizione della produzione o dell’artista e mi immagino il regista con gli occhi sanguinanti ogni volta che la vede.
Vendredi sur Mer – Les Filles Désir di Alice Kong
Storia d’amore sexy-lesbo accompagnata da tipico pezzo sexy-sintetico come solo i sexy-francesi sanno fare. Tra angurie, scherma, scuole d’arte e frustini per cavalli che non ci si capisce più niente e sembra una qualsiasi pellicola erotica di serie b che potresti trovare su Rete 4 una notte d’estate.
Non ho inserito nessun video italiano, non a caso. Siamo troppo poveri o troppo indietro per fare video realmente belli, e quelli belli li copiamo da altri ma in peggio, io compreso. Perciò l’unico video italiano degno di nota del 2017 è Mi sono innamorato di tuo marito di Cristiano Malgioglio. Buone feste a voi e famiglia 😛