Ecco la pigliata male del giorno: Value di Visionist è un pezzo bello contundente, musica elettronicaa per pochi, da cui una persona sana mentalmente scapperebbe a gambe levate. A illustrarlo, il producer londinese ha chiamato Fredrik Heyman, che lo ha ripagato con questo lavoro affascinante e conturbante.
«Nel mio lavoro», ha spiegato il regista a Creative Review, «comincio da delle scansioni 3D, che importo in uno studio digitale, dove creo installazioni virtuali fotorealistiche». Heyman mette insieme poi i vari pezzi in quello che definisce come «virtual collage», mentre il processo di scannerizzazione è noto come fotogrammetria ed è spesso applicata nel design dei videogames o per gli effetti speciali.
Utilizzando come riferimento vere fotografie giornalistiche di situazioni di pericolo e salvataggio, Heyman ha scannerizzato Visionist più volte: «lui ha ricostruito le foto di rifereimento, in cui interpreta ogni personaggio. Dopo aver importato gli scan nello studio digitale, è stato scolpito l’ambiente. Solo la scena finale nella vasca di deprivazione sensoriale e le riprese televisive sono riprese reali, tutto il resto è virtuale».
Credits: http://frederikheyman.com/