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L’interessante videografia di Sevdaliza si arrichisce di questa riuscita collaborazione con Ian Pons Jewell. Hear My Pain Heal – produzione italiana, si vedano i titoli di coda – «è difficile da spiegare in termini narrativi», affermano regista e cantante a The Fader, «risultando più simile ad un allucinazione o ad un sogno».
La prima parte del video, pur ricca di mistero, qualche elemento narrativo lo propone: si pensi alla scena principale, con la cantante e il cadavere di un uomo di cui non c’è dato vedere il volto. Nella seconda metà entriamo però con decisione in un terreno più surreale/concettuale, anche grazie all’uso di effetti speciali. Il promo si conclude con Sevdaliza finalmente alle prese con il playback: lei si aggira per la villa completamente nuda, come fosse una sonnambula.