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Nuovo singolo per Marey diretto dal londinese Tim Keeling. The Story of the Broken Cake racconta di un atleta chiusosi in una spirale di rimuginazioni ossessive legate ad un fatto passato, forse un secondo posto – come suggerisce il regista sul suo canale Vimeo: «un argento olimpico si tortura con la fantasia di ciò che sarebbe potuto essere, ma non è stato» – ma, perché no, un infortunio o qualche altra sfortuna.
Ad ogni modo, Keeling è bravo a far emergere l’aspetto psicologico del racconto, con un approccio surreale e allusivo, che ne valorizza gli aspetti universali. Azzeccata in questo senso anche la scelta di ambientare il promo in una specie di alba infinita, resa perfettamente dal dop Chris Lee, come se ci trovassimo nella soglia tra sonno e veglia.«Effetti e stunt sono stati fatti realizzati in camera, ad eccezione dell’inquadratura dell’abisso in fiamme», racconta il regista a Booooooom. «Le scene del trascinamento sono state realizzate avvolgendo le gambe dell’attore Luke McGibney in un telo di plastica, mentre a turno i vari membri della troupe lo hanno trascinato su diversi terreni per circa un’ora e mezza». Una prova che si è rivelata fisicamente dolorosa per il protagonista: «mi ha chiamato il giorno dopo», riferisce sempre Keeling, «”Tim”, mi fa, “mi hai distrutto”».