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Come nel precedente Anymore, il deserto è il luogo privilegiato da Alison Goldfrapp per accompagnare il suo lavoro musicale. In Everything Is Never Enough, si ripetono anche le scelte decise in termini di styling e art direction. Visivamente incantevole, il promo si sviluppa attraverso la dualità tra il protagonista maschile – nudo, statuario, ricoperto di terra e, perché no, intento a distruggere sedie di plastica – e la cantante, che passa da vesti colorate ad un total black (con però body painting verde acqua) che ricorda lo stregone jodorovskiano de La Montagna Sacra.