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E poi arriva un capolavoro minimalista come questa Maybe degli Alaskan Tapes, diretta da Eliot Rausch e con Norm Li alla fotografia. Due inquadrature due, capaci di creare un’atmosfera sospesa grazie all’aria plumbea di un’alba e i lentissimi movimenti di macchina, nonché il 4:3 dalle dimensioni ridotte.
La narrazione è appena accenata: quale che sia la storia della protagonista che intravediamo, lo spettatore è messo davanti a delle immagini malinconiche, che suscitano una forte impressione di solitudine. A fine brano appare un cartello che cita Sue Klebold, madre di Dylan Klebold, uno dei due responsabili del massacro di Coloumbine.