Campionamenti e remixaggio assumono quasi un’altra forma in questo brano di Jay Z. 4:44 sembra più un collage musicale, totalmente slegato da un’idea di forma canzone e qualsivoglia ammiccamento radfiofonico. Spezzoni diversi si sommano anche con rotture nette, quasi sconsiderate, sulle quali il rapper si appoggia per lanciare le sue rime e che a volte diventano commento o contrappunto a queste ultime.
Il video firmato da Tneg (Arthur Jafa e Malik Sayeed) si adatta a questa forma, pescando ampiamente da video virali, film muti, documentari, riprese amatoriali e così via, aggiungendovi una piccola parte originale con coreografia. Forse è il caso di parlare di videoclip essay. Una specie di flusso di coscienza sulla rappresentazione e sull’autorappresentazione della comunità afroamericana ed anche una riflessione sul modo di vivere i sentimenti all’interno di questa comunità, amplificando il tema del brano, più intimo e personale, focalizzato sulla relazione tra l’artista e la moglie Beyoncé.