L’accoppiata Foreign Fields–Bennett Johnson ci aveva già regalato un bel video quest’anno. Si trattava del bianco e nero paranoico di Take Cover, mentre qui siamo su un terreno completamente differente. Hope Inside the Fire attiene infatti più al campo del documentario che della finzione, all’impegno sociale piuttosto che all’espressione psicologica.
Armato di scarti di pellicola 35mm, Johnson ha seguito la protesta dei Sioux in Dakota contro il passaggio di un oleodotto all’interno della loro riserva. Svincolato dalla cronaca, il regista contestualizza la vicenda quanto basta, preoccupandosi di raccontare l’aspetto spirituale della protesta.
«Mentre montavano le proteste contro la Dakota Access Pipeline», si legge nella presentazione del video, «le immagini di auto bruciate e uomini a viso coperto venivano ampiamente diffuse dai media. Ciononostante, dietro i titoli da prima pagina, un campo spirituale, puro ed unico, si impegnava nella preghiera per salvare l’unica fonte d’acqua della tribù Sioux di Standing Rock».
«Hope Inside the Fire è la prova del potere della preghiera pacifica dei nativi americani», prosegue la descrizione, «preghiera che non ha avuto alcuna copertura mediatica. È l’esporazione dell’umile atto di guardare a qualcosa più grande di te per cambiare la situazione e della lotta di fede che questo porta con sé: perdonare quando si viene feriti, fare il bene di fronte al male, dare amore ad un nemico».