Dramma sci-fi per Isaac Gracie e la sua Reverie. Armata di slow motion, Clara Aranovich ci introduce in uno scenario catastrofico dove tutte le ragazzine di una scuola di provincina entrano improvvisamente e contemporaneamente in coma.
«Subito dopo l’ascolto ripetutto del refrain “Darlign, I’m not OK“», ha raccontato al regista a Promo News, «queste sono le immagini che mi sono venute in mente. C’è una malinconia profonda, esistenzale con la quale motli di noi vivono oggi, alla luce dei recenti avvenimenti».
«Alcuni potrebbero vederla come una storia triste», prosegue Aranovich, «perchè separarsi dalle persone che amiamo triste; ma per me è un racconto di speranza, che racconta la fuga da un mondo che ha mostrato poco attenzione al tuo benessere, alla tua autonomia, al tuo corpo e al tuo futuro».