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Il finto giallo italiano – tra Bava e Argento, per dirne due – lo avevano già fatto Sergio Sanchez e Juan Antonio Bayona per i Keane (una produzione firmata Canada). James Slater ha meno budget e si vede: ricerca meno uno stile parapubblicitario, ma dopo una tentennante parte citazionista opta per un riuscito “film nel film”.