Fiorella Mannoia – Che sia benedetta (Dir. Consuelo Catucci)
Catucci proietta su Mannoia una serie di filmati stock che rispondono al tag “happiness”, “life”, “nature” e così via. Niente di male, per carità, sulle rotazioni di VideoItalia una clip così fa un figurone.
Ermal Meta – Vietato Morire (Dir. SlimDogs)
Dopo la rima cuore-amore, il pezzo impegnato non conflittuale è la cosa più Sanremo che ci sia. E c’è pure mancato poco che vincesse. Il video parte in bianco e nero e termina con i colori saturi, mentre tutte le vittime di soprusi possibili immaginabili si accodano a Ermal Meta – che fa il playback a denti stretti. Didascalico è dire poco.
Lodovica Comello – Il Cielo non mi basta (Dir. Tomas Goldschmidt)
A dirigere il video Lodovica Comello è il marito e produttore di Violetta – lo show Disney che ha lanciato la cantante e presentatrice tv italiana – Tomas Goldschmidt. Non sorprende dunque la narrazione a tematica infantile, né lo stile ultraconvenzionale.
Chiara – Nessun posto è casa mia (Dir. Tiziano Russo)
Che strano questo video diretto da Tiziano Russo per Chiara. Il brano è una di quelle canzoni sanremesi che lasciano il tempo che trovano, ma deve aver inspirato – anche troppo – il regista: una galleria di personaggi curiosi, situazioni enigmatiche, riferimenti eterogenei e non del tutto chiari. Una somma di quadri ben composti che danno un risultato bizzarro che invita a più di una visione.
Francesco Gabbani – Occidentali’s Karma (Dir. Gabriele Lucchetti)
Gabbani s’è giocato la carta del tormentone, vincendo pure il festivale, e va da sé che Lucchetti provi a fare un video col pilota automatico. Perfomance dinamica, alcune trovate divertenti, un’azzeccata palette calda e l’aria di fare il minimo indispensabile, ché il brano ammicca già fin troppo. Si poteva far di peggio abusando del balletto con la scimmia, ma anche sbattersi un po’ di più e metterci una-due gag non sarebbe stato male.